Nel mio post di inaugurazione ho pensato di proporre un fotografo freelance inglese di cui seguo i progetti da anni ormai, ma della cui vita so ben poco, data la sua grande riservatezza che lascia trapelare pochissime informazioni personali. Probabilmente sceglie di lasciar parlare le immagini al suo posto. Si chiama Nate Bolinger, per i frequentatori di Flickr è Natebol e per gli internauti in genere è l'autore di un blog dal nome decisamente appropriato per chi ama la fotografia: It is light. All'interno del sito troviamo le varie sezioni che corrispondono ai temi di maggior interesse di Bolinger: il paesaggio, le persone, i bambini, le automobili e l'architettura urbana. Due elementi mi hanno colpito in particolare nei suoi lavori: innanzitutto l'eclettismo, la capacità di dedicarsi con eguale originalità alla fotografia di paesaggio e al ritratto, al colore come al b/n, cosa piuttosto rara, sia negli amatori che nei professionisti, i quali tendono a specializzarsi in un particolare genere; in secondo luogo l'uso della luce, così studiato e preciso, che diventa protagonista assoluta o co-protagonista e che porta l'immagine a mostrarsi come un gioco di pieni e di vuoti. Guardiamo per esempio Bubbles (f.1) : una diversa disposizione delle nuvole o un diverso contrasto avrebbero dato molto meno risalto alle bolle, producendo un'immagine molto più scontata. Oppure Heaven over Jemez (f.2): certamente potrebbe essere confrontata con uno degli Equivalents di Stieglitz, ma qui le parti scure danno un senso, a mio parere, di maggiore “aggressività”, piuttosto lontano dall'atmosfera di tranquillità che si respira nelle foto dell'artista statunitense. Infine diamo uno sguardo a Yell (f.3): come spesso nei ritratti, il nero “imbottito” che fa da sfondo non è solo funzionale, ma decisamente necessario per far risaltare il volto del bambino, la luce cresce poco a poco fino a focalizzarsi sulla bocca, per far esaltare l'espressione inusuale e non proprio felice del piccolo modello. Scatti semplici che illustrano momenti di vita semplici, a mille miglia di distanza dal deserto della banalità.
Scritto da: AnnaM
molto belle le foto, e davvero molto bello l'articolo! Per adesso ti faccio i miei complimenti, cara Annina...in attesa di nuove interessanti recensioni!!! Fede
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