Quando si guardano fotografie come queste generalmente si hanno sensazioni di due tipi. La prima, di solito di chi “bazzica” la fotografia, è simile a quella che hanno le alunne di una scuola di danza classica quando vedono ballare la maestra, subito si disegna sui loro visini l'espressione “Ohhhhhhh” e, senza dirlo, “Riuscirò mai anch'io a farlo?”. La seconda invece, che spesso appartiene ai “fotografi della domenica”, si traduce nell'affermazione: “Cosa ci vuole? Basta mettersi nella giusta posizione, con la giusta luce e la giusta attrezzatura” e concludono con il perentorio, stra-ripetuto ed eterno: “Lo saprei fare anch'io!”. Bene, sappiate che (esclusi i casi di banalità fotografica conclamata), quando si pronuncia questa frase – ed è capitato a tutti – probabilmente si è di fronte a qualcuno che il suo mestiere lo sa fare per davvero. Innanzitutto qui si nota una capacità tecnica indiscussa: la messa a fuoco, l'esposizione, l'apertura del diaframma, la temperatura del colore, lo studio della composizione sono curati con meticolosità e professionalità. Provate a fare una foto in cui è dominante il blu o il viola, vi sembra così semplice? Le sue immagini paesaggistiche - perché a mio parere è il paesaggio il punto di forza di questo fotografo – ispirano silenzio, meditazione, pace, quanto e forse anche più di ciò che sentiva lui al momento dello scatto.
I fiori, poi, “divisi a metà”, visti di ¾ o leggermente dal basso mi sembrano quasi ritratti di donna, di cui si possono sentire il profumo e la freschezza. Guardate il suo sito e... gustatelo!
Scritto da: AnnaM
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